Gli ampi interventi riformatori di inizio anno del sistema di tassazione italiano e la revisione delle misure di sostegno per la famiglia hanno un impatto rilevante sulle buste paga dei lavoratori subordinati.
Ecco come si presentano i nuovi scaglioni Irpef:
• Reddito fino a 15.000 euro, 23%;
• oltre 15.000 e fino a 28.000 euro, 25%;
• oltre 28.000 e fino a 50.000 euro, 35%;
• oltre 50.000 euro, 43%.
Il così detto bonus Irpef viene mantenuto per i redditi fino a 15.000 euro. Per i redditi superiori a questa soglia, e fino a 28.000 euro, il bonus viene sostituito dalle nuove e più corpose detrazioni relative a:
• familiari a carico;
• redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione;
• mutui agrari e immobiliari per la prima casa (costruzione o acquisto) contratti fino al 31 dicembre 2021;
• erogazioni liberali;
• spese sanitarie, nei limiti previsti dall’articolo 15 del TUIR;
• rate non fruite relative alle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici e da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.
Tali detrazioni saranno – presumibilmente – fruibili solo in occasione della dichiarazione dei redditi.
I sostituti d’imposta devono determinare la spettanza del trattamento integrativo e il relativo importo sulla base dei dati a loro disposizione e l’eventuale conguaglio definitivo andrà effettuato in sede di dichiarazione dei redditi.
Ricordiamo, inoltre, che dal 1° marzo 2022 è entrato in vigore l’assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli a carico fino al compimento dei 21 anni. L’erogazione avverrà direttamente da parte di Inps mediante Iban, senza transitare in busta paga.
A disposizione per chiarimenti, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori saluti.