Con ordinanza n. 4458 del 20 febbraio 2024 la Corte di Cassazione dichiara illegittimo il licenziamento del dipendente a seguito del riscontro da parte del datore di lavoro della condanna penale a carico del lavoratore, emessa molti anni prima dell’instaurazione del rapporto di lavoro stesso.
La condanna, per il reato di associazione mafiosa, non aveva messo in pericolo il corretto adempimento delle prestazioni future, né, secondo il giudice, compromesso l‘affidamento del datore di lavoro sui futuri adempimenti.
Non deve essere, quindi, compromesso il diritto del pregiudicato al Reinserimento nella società.
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