È oggettivamente grave e va sanzionata con il licenziamento per giusta causa la condotta di chi, in maniera truffaldina, consegni ad altri il tesserino attestante la sua presenza in azienda, facendolo timbrare per risultare presente quando ancora non ha raggiunto il luogo di lavoro.
A confermarlo è la Corte di Cassazione con ordinanza del 18 aprile 2023, la quale considera inoltre irrilevante la durata dell’assenza del lavoratore laddove la ripetizione della condotta, tutt’altro che episodica, ne connoti la gravità.