Con l’ipotesi di accordo del 19 novembre 2024 le Parti hanno rinnovato il Ccnl per il settore delle imprese artigiane dell’area meccanica. L’accordo decorre dal 1° gennaio 2023 e scadrà il 31 dicembre 2026, esso introduce significative modifiche che riguardano datori di lavoro e dipendenti. Ecco un riepilogo dei punti più importanti.
Minimi tabellari
Settore metalmeccanica e installazione di impianti
Settore oreficeria
Settore odontotecnico
Restauro artistico di beni culturali
Quota rinnovo contrattuale
Le aziende applicheranno una ritenuta di 30€ sulla retribuzione del mese di aprile 2025, come contributo per le spese del rinnovo contrattuale. Tale trattenuta non sarà effettuata per i lavoratori iscritti alle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo, poiché già inclusa nella quota associativa mensile.
I lavoratori verranno informati entro il 31 gennaio 2024 e potranno rinunciare alla trattenuta tramite dichiarazione autografa da presentare entro 10 giorni. Le aziende verseranno le somme raccolte entro aprile 2025.
Formazione continua
Ogni lavoratore avrà diritto a 16 ore retribuite di formazione ogni triennio, da effettuarsi durante l’orario di lavoro e concordate con l’azienda.
Preavviso
I termini di preavviso per gli operai del settore meccanica e oreficeria sono stati aggiornati:
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Fino a 5 anni di servizio:
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Livelli 5° e 6°: 20 giorni
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Livelli 3° e 4°: 25 giorni
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Da 6 a 10 anni di servizio:
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Livelli 5° e 6°: 25 giorni
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Livelli 3° e 4°: 30 giorni
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Oltre 10 anni di servizio:
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Livelli 5° e 6°: 30 giorni
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Livelli 3° e 4°: 35 giorni
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Apprendistato professionalizzante
Dal 1° gennaio 2025, i lavoratori in apprendistato matureranno scatti di anzianità pari a 10€ ciascuno, erogati con le stesse modalità dei lavoratori non apprendisti. Gli importi maturati durante l’apprendistato saranno rivalutati in base al livello finale di inquadramento. La frazione di biennio in corso al momento del passaggio di qualifica sarà conteggiata per il prossimo aumento periodico.
Lavoro a tempo parziale
Le ore supplementari saranno compensate con una maggiorazione del 10%, entro i limiti delle ore giornaliere pattuite e delle 40 ore settimanali.
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