Informiamo che recentemente è stata firmata l’ipotesi di rinnovo del CCNL per i dipendenti del settore.
L’accordo, che avrà validità fino al 31-12-2019, ha una portata notevolmente innovativa sotto vari aspetti.
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Innanzitutto gli aumenti del Ccnl sono riconosciuti a tutti i lavoratori, ma non saranno erogati a gennaio, bensì a giugno, dopo che a maggio l’Istat avrà reso noto il valore dell’Ipca (indice dei prezzi al consumo). Nella vigenza contrattuale i 5 mesi tra gennaio e maggio non saranno coperti dagli incrementi retributivi tradizionali.
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Viene introdotta la regola generale della assorbibilità dei futuri incrementi retributivi, eventualmente stabiliti con gli accordi aziendali o individuali, da parte degli aumenti riconosciuti sulla base del contratto nazionale. Pertanto, dal 1° gennaio 2017, gli aumenti dei minimi tabellari assorbono gli incrementi riconosciuti dopo tale data su base individuale oppure mediante accordi aziendali. Fanno eccezione le voci retributive spettanti per lo svolgimento di compiti specifici (per esempio lavoro straordinario, notturno, turni e festivi). Tale disposizione incentiva il riconoscimento di incrementi retributivi variabili e disincentiva gli incrementi fissi e quelli di natura individuale.
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Altro aspetto di innovazione è rappresentato dalla notevole importanza assegnata alla disciplina del Welfare.
Dal 1° giugno 2017, tutte le aziende dovranno attivare in favore dei dipendenti dei piani di “flexible benefit” del valore massimo di 100 Euro per ciascun lavoratore; tale importo é destinato a crescere (al 1° giugno 2018 salirà a 150 Euro, e al 1° giugno 2019 arriverà a 200 Euro).
L’investimento nel welfare aziendale comporta anche una crescita degli importi destinati alla previdenza complementare. Dal 1° giugno 2017 le aziende devolveranno in favore dei lavoratori che destinano il Tfr al fondo pensione di categoria (Cometa) una contribuzione aggiuntiva pari ad almeno il 2% del minimo contrattuale; tale contributo spetterà, tuttavia, solo a condizione che anche il dipendente versi una quota della propria retribuzione al fondo (l’intesa prevede un valore non inferiore all’1,2% della retribuzione).
A decorrere da ottobre 2017 verrà riconosciuta l’assistenza sanitaria integrativa gratuita a tutti i dipendenti e sarà estesa ai familiari, anche conviventi di fatto. Il contributo a Metasalute pari a 156 Euro annui sarà quindi totalmente a carico delle aziende.
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Viene precisata – al fine di assicurare la piena applicabilità degli incentivi fiscali previsti dalla legge – la necessità di erogare premi il cui importo non sia determinabile a priori ma che abbiano un valore totalmente variabile in funzione dei risultati conseguitiI. Il livello contrattuale aziendale avrà il compito di definire i criteri e le modalità di attribuzione e pagamento dei premi di risultato.
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A marzo del 2017 a tutti i lavoratori sarà pagata una somma una tantum di 80 Euro lordi (a copertura del periodo che precede l’avvio della nuova contribuzione per previdenza e sanità integrative).
Ci riteniamo a disposizione per ogni ulteriore notizia che servisse in merito, comunicando che daremo applicazione del Ccnl per quello che ci compete.
Distinti saluti.
Foto di Sergey Korolev: https://www.pexels.com/it-it/foto/settore-parete-tubi-muri-16983887/